lunedì 11 febbraio 2013

Intervista a Sara Paglioni

Chiedendo scusa per il ritardo nella pubblicazione, quest'oggi voglio farvi conoscere Sara. Una persona briosa e piena di idee stravaganti e, lasciatemelo dire, geniali.


"Ciao! Sono Sara Paglioni, ho 34 anni e vivo a Riccione. Sono una fotografa, mi sono laureata in Economia del Turismo. Ho successivamente frequentato un Corso di Fotografia a Fano e con tanta pratica mi sono avvicinata al mondo della fotografia.
Ho sempre sognato di avere un giorno una famiglia numerosa ma non ho ancora trovato la persona “giusta” con cui intraprendere questo percorso.
Non ho ancora figli, ma ho la fortuna di avere un meraviglioso nipotino di 3 anni e di passare tanto tempo con i miei piccolissimi clienti.
Vi racconto come è iniziata. Dopo il corso di fotografia a Fano acquisto la mia prima Reflex e inizio a fotografare per gioco. Poi un giorno la mia insegnante di balli latino americani di Milano mi chiede di scattarle delle foto durante la grazidanza. Entusiasta di questa proposta accetto volentieri. Alcune amiche e amiche di amiche vedono sulla mia pagina facebook questi primi ritratti di maternità e mi contattano per sapere se è possibile realizzare scatti simili. La cosa mi appassiona e vengo incoraggiata dalle neo mamme a provare a fotografare anche i loro bebè. Non è facile ma da tanta soddisfazione sia il risultato delle immagini che il rapporto con le famiglie che mi contattano. Così decido di dedicarmi costantemente alla fotografia di maternità, bambini e famiglie. Perché non c’è niente di più bello che fare della propria passione un lavoro.
Su di me posso aggiungere qualche altra piccola curiosità.
Pratico la Pole dance come attività sportiva. Mi piace l’idea di superare i miei limiti settimana in settimana e di fare cose che solo un mese prima ritenevo impossibili.
La mia passione per il vintage nasce in contemporanea con la passione per la fotografia, quando casualmente scopro il mondo del Burlesque e delle Pin-Up che da subito mi affascina: costumi, accessori, pettinature, trucco e quell’effetto del vedo-non vedo. Mi innamoro poi delle pose e delle espressioni ammiccanti e sensuali dall’aria giocosa e divertita, mai volgari. Faccio ricerche, leggo libri e frequento corsi di Burlesque ed è proprio in uno di questi incontri che conosco Roxy Rose, mi propone una collaborazione che mi entusiasma da subito e che dura tutt’ora.
Il Belly Painting l’ho scoperto su Internet navigando trai siti americani alla ricerca di un’idea un po’ diversa e giocosa dalle solite viste da noi per i ritratti di maternità che potesse anche essere un’esperienza divertente per una mamma in dolce attesa. Il Belly Painting infatti è una celebrazione unica e meravigliosa della piccola nuova vita che cresce dentro il pancione e molte donne trovano la pittura del ventre molto piacevole e rilassante. Anche se l'arte è temporanea, i ricordi di essa non lo saranno. Le fotografie manterranno vivo il ricordo e permetteranno di condividere l'esperienza con amici, famiglia e anche con il proprio bambino.
Ho sempre avuto numerosi interessi anche molto diversi fra loro. La fotografia per me è il piacere di fotografare tutto ciò per cui ho entusiasmo, per questo mi sto specializzando in soggetti anche diversi fra loro.
Comunque benchè la maternità abbia un aspetto molto più profondo rispetto ad altri soggetti, io la interpreto sempre come come un progetto gioioso e giocoso e quindi sotto questo aspetto molto simile alla “freschezza” delle pin up tanto che è nato anche un progetto Maternity Pin up.
“Fotografare l’emozione del parto” è un progetto che per ora è un sogno non ancora realizzato per le diverse resistenze che ho incontratto soprattutto da parte delle strutture ospedaliere che non permettono l’ingresso in sala parto ad un fotografo.
Ho sentito dire che le nascite in casa sono in aumento e spero che una futura mamma che ha fatto questa scelta mi contatti per avere un ricordo di questo irripetibile momento.
La frase che mi rappresenta? “Somewhere over the rainbow, Skies are blue, And the dreams that you dare to dream, Yes they do, really do come true”
(da Over the Rainbow cantata da Judy Garland per il film Il mago di Oz del 1939) "





Vi saluto lasciandovi il suo recapito, www.sarapaglioni.com
Segnalo anche che il 9 Marzo vi sarà un open-belly painting aperto a tutti, e vi invito a contattarla per osservare più da vicino questa artista! E dall'8 al 17 Marzo a villa Mussolini (Riccione) esporrà le sue opere sulla maternità, da non perdere!
La trovate anche su Facebook, https://www.facebook.com/sara.paglioni
Mi raccomando, passate a vedere sul suo sito che lavori meravigliosi che ci sono, ci tengo! A presto!


1 commento:

  1. Ciao come faccio ad aggiungerti al mio blog?? Non trovo il tasto per farlo!
    Il mio blog è http://correnticontrarie.blogspot.it

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