sabato 9 giugno 2012

PARTO - I

Il parto (parte prima)

Prima di parlare del momento conclusivo della gravidanza, vorrei trattare l'argomento dei cambiamenti che precedono l'avvenimento.
Innanzitutto, molte donne dicono di sentirsi strane, labbra gonfie, sensazione di affaticamento, la testa un po' leggera.
Ebbene, il corpo si sta preparando ad accettare un dolore che, bisogna voi lo sappiate, c'è, è presente e fa parte della naturalità delle cose.
Tuttavia, per ogni donna è una cosa soggettiva e molto personale, alcune non avvertono proprio nulla se non eclatanti cambiamenti quali la rottura del sacco amniotico oppure contrazioni regolare che si susseguono a intervalli sempre più ravvicinati.
Avendo avuto due parti indotti, di questa parte vi parlo solo come teoria, ho sentito donne avvertire queste variazioni fisiche e umorali, e altre che si sono trovate nella classica situazione da film con le acque rotte e nel panico totale.
Non facciamoci prendere dall'ansia, la cosa importante è che impariamo ad assecondare il nostro dolore e ad incanalarlo nella giusta direzione, è molto più semplice farlo che spiegarlo, ma posso confermare che tutto è spontaneo e noi SIAMO NATE CAPACI DI PARTORIRE.
Nei miei due parti, naturali con induzione, ho riscontrato una sostanziale differenza tra il dolore normale dovuto alle doglie e il male "esterno" dovuto alla flebo di ossitocina (il maschietto era ahimè molto pigro). Nel secondo caso infatti era un dolore che non faceva parte di me, e mi è stato molto più difficile assecondarlo.
Di questo parleremo quando tratteremo la fase espulsiva, ora è prematuro parlarne.
Tornando ai segnali che precedono il parto, è opportuno a mio parere ascoltarsi, anche in presenza di sensazioni particolari, di contrazioni irregolari.

I consigli che posso dare sono:

- non correte in ospedale! 
Prendetevi il vostro tempo, e andateci solo quando avrete tutto in piano. Il bambino non nascerà nel giro di 10 minuti, se avete bisogno di farvi una doccia, rilassatevi sotto l'acqua calda e intanto ascoltatevi, possibilmente lasciando per un momento da parte l'ansia.

- preparate la valigia
Questa parte meriterebbe un post a sè, in futuro ne riparleremo ("La valigia"). Sta di fatto che finire la valigia mentre il bambino vuole nascere può essere un ottimo modo per distrarvi dal dolore.
Ricordate anche di mettere in valigia gli esami della gravidanza, e preparate il primo cambio del vostro bimbo in una busta così da poter indicare anche a persone esterne (mamma, suocero, marito, fratello...) dove si trova.

- scegliete le persone giuste
Il momento della sala parto è decisivo e per voi è importante avere al vostro fianco qualcuno che sappia come gestire il panico e che vi doni tranquillità. A volte, una sorella o una madre sono più indicate del partner. Addirittura ho sentito chiedere della suocera in sala parto! Non abbiate paura e parlatene con lui, vedrete che capirà (approfondiremo anche questo aspetto nel prossimo post "Mio marito vuole entrare in sala parto")

Se pensate sia arrivato il momento di conoscere il vostro bambino, non spaventatevi del dolore, ma sorridete, presto lo avrete fra le braccia.



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